Il CSPI (Consiglio superiore della Pubblica Istruzione) ha stilato precise indicazioni in merito al piano educativo individualizzato e delle correlate linee guida.

Nello specifico del modello PEI, si evidenzia che sarà unico e adottato su tutto il territorio nazionale, diverso solo per ordine e grado di istruzione. Se dunque, prima le scuole erano solite adottare dei modelli in modo autonomo e il modello PEI che spesso diventava una “ricerca in rete”, ora devono fare affidamento al modello unico su scala nazionale.

Il modello PEI sarà unico e adottato su tutto il territorio nazionale, diverso solo per ordine e grado di istruzione.

Il PEI viene elaborato e approvato dal GLO (Gruppo di lavoro operativo per l’inclusione), tiene conto dell’accertamento della condizione di disabilità in età evolutiva ai fini dell’inclusione scolastica, di cui all’articolo 12, comma 5, della legge 104/1992 e del Profilo di Funzionamento, avendo particolare riguardo all’indicazione dei facilitatori e delle barriere, secondo la prospettiva bio-psico-sociale alla base della classificazione ICF dell’OMS.

In tale contesto, viene richiesta la partecipazione attiva delle famiglie e anche degli alunni e delle alunne disabili. Infatti, il modello di PEI prevede un “Quadro informativo” redatto a cura dei genitori o esercenti la responsabilità genitoriale ovvero di altri componenti del GLO esterni all’istituzione scolastica, relativo alla situazione familiare e alla descrizione dell’alunno con disabilità.

Il PEI è redatto a partire dalla scuola dell’infanzia ed è aggiornato in presenza di nuove e sopravvenute condizioni di funzionamento della persona;


Esso è strumento di progettazione educativa e didattica e ha durata annuale con riferimento agli obiettivi educativi e didattici, a strumenti e strategie da adottare al fine di realizzare un ambiente di apprendimento che promuova lo sviluppo delle facoltà degli alunni con disabilità e il soddisfacimento dei bisogni educativi individuati;
nel passaggio tra i gradi di istruzione e in caso di trasferimento, è accompagnato dall’interlocuzione tra i docenti dell’istituzione scolastica di provenienza e i docenti della scuola di destinazione e, nel caso di trasferimento, è ridefinito sulla base delle diverse condizioni contestuali e dell’ambiente di apprendimento dell’istituzione scolastica di destinazione;


si tratta di un atto amministrativo che garantisce il rispetto e l’adempimento delle norme relative al diritto allo studio degli alunni con disabilità ed esplicita le modalità di sostegno didattico, compresa la proposta del numero di ore di sostegno alla classe, le modalità di verifica, i criteri di valutazione, gli interventi di inclusione svolti dal personale docente nell’ambito della classe e in progetti specifici, la valutazione in relazione alla programmazione individualizzata, nonché gli interventi di assistenza igienica e di base, svolti dal personale ausiliario nell’ambito del plesso scolastico e la proposta delle risorse professionali da destinare all’assistenza, all’autonomia e alla comunicazione, secondo le modalità attuative e gli standard qualitativi previsti dall’Accordo di cui all’articolo 3, comma 5-bis, del DLgs 66/2017.

Nella scuola secondaria di secondo grado, è previsto poi uno specifico spazio dedicato alla descrizione di sé dello studente, attraverso interviste o colloqui.

Il Ministero poi pone attenzione anche all’ambiente di apprendimento inclusivo, predisponendo il Piano per l’inclusione allo scopo di definire le modalità per l’utilizzo delle risorse attraverso il superamento delle barriere e l’individuazione dei facilitatori del contesto di riferimento nonché per progettare e programmare gli interventi di miglioramento della qualità dell’inclusione scolastica.

Scarica i modelli nazionali PEI per ogni ordine e grado:

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