Gli Istituti “A. Ristori” e “G. Siani” attivano nuove strategie didattiche per diffondere cultura e senso di cittadinanza attiva.

Qualche mese fa sarebbe sembrata solo la trama di un film di fantascienza, fatto di distanze sociali, strade vuote e piazze deserte a causa di un misterioso virus che stravolge la vita dell’intera collettività

Da mesi, invece, è proprio la vita reale ad essere stata stravolta. Abbiamo imparato a convivere con quello che tutti ormai conoscono come Covid 19, che ci ha costretto a vivere isolati, chiusi nelle proprie abitazioni, lontani dai contesti che favoriscono le relazioni sociali. 

Una nuova realtà in cui sono vietati gli abbracci, è possibile salutarsi solo a distanza e relazionarsi con le dovute precauzioni. Esattamente come le scene di un film, questa nuova realtà ha davvero svuotato le piazze, chiusi i negozi, le attività e perfino le scuole, da sempre principali luoghi di confronto e di socializzazione, fondamentali per la crescita sia intellettuale che relazionale.

Per un attimo, questo forzato orientamento all’isolamento sociale ha rischiato di cancellare il duro lavoro che da anni le istituzioni fanno per salvaguardare la crescita dei ragazzi e ostacolare la dispersione scolastica che, troppo spesso rischia di condurre a forme di devianza e scorretti stili di vita.

Un rischio che alcune scuole non possono correre, come nel caso dell’I.C. “A. Ristori” e dell’I.I.S. “G. Siani” che operano nei già fragili quartieri di Forcella e Chiaiano della città di Napoli, minati dalla carenza di punti di riferimento sociali e caratterizzati da radicati fenomeni di microcriminalità.

<< La scuola è il settore più penalizzato dall’isolamento dovuto alla pandemia – ha più volte dichiarato Immacolata Iadicicco, Dirigente Scolastico dell’I.C. “A. Ristori” di Napoli  – non solo per gli effetti dello stravolgimento della formazione, ma anche e soprattutto per la sua ricaduta sulla sfera sociale e relazione dei ragazzi che, con la stagione estiva, si trovano a vivere un periodo di almeno sei mesi di allontanamento dalle proprie classi e di permanenza esclusiva nel contesto familiare>>. La preside, preoccupata per i suoi alunni, in collaborazione con la professoressa Rosaria Mancini, Dirigente Scolastico dell’Istituto Superiore “G. Siani” di Napoli ha attivato fin da subito tutti gli strumenti possibili messi in campo dalle nuove strategie didattiche con l’ausilio dei più innovativi device tecnologici, indispensabili per mantenere il contatto con gli alunni e non interrompere la continuità formativa. 

Non si arresta, infatti, la volontà delle due Dirigenti Scolastiche di continuare a diffondere l’insegnamento e soprattutto la cultura adattando e movimentando tutte le risorse e le energie a propria disposizione. 

Sebbene dunque le scuole restino chiuse, la didattica dei due istituti continua nel pieno rispetto della tutela della salute degli studenti. Se di fatto, il coronavirus e le norme adottate per prevenirne la diffusione impediscono ai più giovani di frequentare le lezioni in aula, la tecnologia e l’innovazione permettono alle lezioni di arrivare fino a casa degli studenti con soluzioni e-learning e nuove metodologie didattiche a distanza.  

Entrambe le presidi, che da sempre si distinguono per la loro attenzione al contesto sociale ed all’accompagnamento dei ragazzi nel percorso di crescita, hanno voluto portare nelle case dei propri studenti, attraverso l’utilizzo della piattaforma e-learning, anche tutte quelle attività extrascolastiche che favoriscono lo sviluppo dell’identità personale e sociale. 

Primo tra tutti è il progetto “FORCELLA STREET” finanziato dal Piano Cultura Futuro Urbano del MiBAC che vede i due istituti scolastici uniti in attività extracurriculari per promuove la cultura territoriale, favorire il benessere e migliorare la qualità della vita degli abitanti di quartieri prioritari e complessi di città metropolitane e città capoluogo di provincia.

Il progetto, ideato dall’Istituto Comprensivo “A. Ristori” in qualità di Capofila e dall’I.I.S. “G. Siani”, in partenariato con la “Fondazione Cultura&Innovazione”, la società “Ies Comunicazione”, il Sindacato Forense di Napoli e l’associazione culturale “Agorà”, è volto alla riqualificazione della periferia urbana attraverso la creatività dei giovani, al fine di favorirne la partecipazione al contesto territoriale per lo sviluppo di una coscienza civica collettiva, valorizzando l’importanza della cultura artistica e paesaggistica del territorio. Coerentemente con gli obiettivi promossi dal MiBAC, il progetto mette in campo un insieme di attività che coinvolgono direttamente i giovani cittadini in qualità di attori partecipanti che operano su e per il territorio, la cui azione si innesta in un’ottica di reciproco vantaggio nell’interesse della collettività, in cui convergono interessi pubblici per la cura e lo sviluppo del bene comune, materiale e immateriale.

In attesa di poter condividere nuovamente gli spazi e le dimensioni socio-relazionali, i ragazzi coinvolti realizzeranno i collaboratori (attività di didattica informale e laboratoriale) del progetto “FORCELLA STREET” in modalità e-learning con incontri online e webinar digitali, perseverando nella promozione della creatività artistica contemporanea e diffusione della conoscenza sul territorio.

Il primo Collaboratorio in modalità e.-learning, in partenza questo mese sulla piattaforma https://icadelaideristori.culturaeinnovazione.org, è quello di Giornalismo che, con gli esperti di “Fondazione Cultura&Innovazione”, vede gli studenti dell’Istituto Superiore “G. Siani” coinvolti in prima persona nella produzione dell’informazione. Il percorso didattico, organizzato e guidato da “Fondazione Cultura e Innovazione”, ha come fine ultimo quello di offrire gli strumenti per individuare, e quindi prevenire, i pericoli derivanti da un uso distorto dell’informazione ed accostarsi ai concetti di legalità in modo attivo e consapevole. Attraverso l’acquisizione di competenze in materia di “giornalismo”, si intende educare i ragazzi ad un’osservazione critica e riflessiva della realtà circostante, incentivando il pensiero critico e ragionato rispetto ai fenomeni sociali che li circondano. Il modulo, quindi, non intende semplicemente fornire gli studenti competenze in ambito di scrittura, ma porre le basi per uno sviluppo sano e armonioso delle capacità espressive e comunicative dei ragazzi.

Seppur in maniera virtuale, attraverso la realizzazione di tali percorsi didattico-formativi, la scuola intende infatti rispondere al bisogno della comunità di recuperare la socializzazione e l’inclusione dei piccoli e, dei giovani e degli adulti, nonché diffondere il senso di cittadinanza attiva. 

Un tema quello della cittadinanza attiva assolutamente centrale per le sfide che i quartieri di Forcella e Chiaiano, territori in cui insistono gli Istituti Scolastici della rete, sono chiamati a combattere, partendo dalla consapevolezza che diritti e doveri sono alla base di un sistema di norme che garantisce tutti e ciascuno. 

Prende il via dalla coscienza e dalla volontà, ancora una volta e nonostante le difficoltà emergenziali del momento storico, di porre la scuola come “ponte” tra luoghi, persone ed enti verso un dialogo utile alla riappropriazione di spazi e di beni culturali appartenenti alla comunità, così da riaccendere e diffondere il valore storico del contesto territoriale.

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